Da Borgotaro a Cutro: il ritiro dei carrelli di Dallara Automobili

Manca poco più di un giorno alla partenza ed oggi è stata una giornata impegnativa, di rifinitura, tutto alla fine ha quadrato, ogni cosa al proprio posto, con tanta fatica, correndo su e giù per la valle, facendo mille telefonate, ricevendone altrettante. Questo è il prologo di una giornata che non scorderemo.

Oggi, Dallara Automobili ha chiuso il cerchio con il progetto dei carrelli, che sono stati finalmente attaccati alle nostre bici. Il progetto è stato chiuso con il fiato corto perchè gli impegni dei “ragazzi” di Dallara Automobili sono tantissimi e il nostro è solo un giochino ma che a loro ha dato molta soddisfazione. Siamo entrati tutti e quattro in Dallara (Rocco, Gigi, Gianluca, Daniele), per vedere le loro creature disegnate e realizzate per il nostro viaggio. Una delle due era appena uscita dal forno e nella sua bellezza stravolgente, era fumante. L’altra era nelle sapiente mani di un abile artigiano che con cura rifiniva i punti dove hanno applicato la colla.


Da sinistra: Andrea Guerri (il papà delle linee del carrello) e Andrea Burzoni (il direttore dell’ufficio tecnico di Dallara), entrambi sono stati il fulcro del progetto.


E’ bastato poco e dopo qualche minuto ci siamo trovati nella zona di carpenteria dove è stata montata la ruota posteriore, rendendo il carrello pronto per il collegamento alla bici. E’ stato un vero rito quello del collegamento del carrello alla bici perchè l’idea, il progetto e ogni speranza che questo porta con se, si sono realizzate. Con molta attenzione, abbiamo portato il tutto verso l’esterno per la prima prova; tutto in silenzio religioso. Uscendo lungo il corridoio, Gianluca sussurra: “ma è tutto in asse, sembra tutto collegato!”. Credo che sia stato il più grande complimento ad Andrea Guerri, il papà delle linee, il quale ha sempre voluto creare qualocosa di coerente e che desse continiutà rispetto alla bici.



Rocco affonda i piedi nei pedali e dopo i primi metri, esclama: “ma non si sente nemmeno!”. Quindi, ci siamo avvicinati alla creatura e uno alla volta l’abbiamo provata. L’impressione è sempre stata la stessa: velocità, agilità, leggerezza, confort.. tutto vero! Incredibile.



Con un po’ di stordimento, abbiamo atteso anche il completamento del secondo carrello e alla fine ci siamo tutti ritrovati davanti all’ingresso della fabbrica, in compagnia di tutti i tecnici che hanno partecipato al progetto. Con grandissimo piacere e tanta ammirazione, c’era anche l’Ing. Gian Paolo Dallara il quale, indicando il tubo di collegamento, ha esclamato: “di cosa è fatto?”. I tecnici hanno rispoto: “di alluminio”. L’Ing. Dallara ha controbattuto: “avete fatto i calcolini per la resistenza del tubo?”. La domanda ha spiazzato tutti. Ovviamente non sono stati fatti per ovvi motivi di tempo ma questo dimostra la grandezza di quell’uomo, al quale non sfugge nulla.

Insomma, tutto si è completato con una foto di gruppo anche con l’Ing. Pontremoli; purtroppo nella foto mancano Rocco e Gigi perchè sono stati costretti a rientrare a Borgotaro.

Ora la nostra avventura avrà inizio fra poche ore e l’impressione di tutti è quella di voler iniziare il prima possibile!

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