Mundialito 2018 | prova 4 – ultima prova

Non mi ricordo il giorno in cui si è svolta l’ultima prova del Mundialito. Se mi sforzo, forse è il 23 settembre. Ricordo bene le curve di quel giorno; anche il rumore dei nostri copertoni che fischiavano sull’asfalto. Non è un bell’inizio ma apro così. Siamo a maggio dell’anno dopo. Forse ho avuto solo ora voglia di lasciare traccia dell’ultima prova del nostro Mundialito. Ma ora non esageriamo.

Siamo arrivati all’ingresso dell’ultima prova abbastanza rilassati; almeno io lo ero. I riti sono importanti e quindi, il gruppo si è allineato lungo e dietro la linea di arrivo ed io davanti a loro. Le solite raccomandazioni; non roviniamo la giornata con idee malsane. Siate prudenti, oggi non c’è nemmeno l’ombra della famosa salsa da portare a casa. Non consegneremo la busta del Conad al vincitore. Via, si parte. Due giri di riscaldamento. La confidenza con il circuito l’abbiamo presa l’anno scorso e quindi non riguardiamo con attenzione le curve. Si passa sotto il traguardo nuovamente e via, la corsa esplode in un fragore di catene che sbattono contro i denti dei pignoni. Velocità insolite per il nostro gruppo, ma è così, siamo all’interno di un circuito e questa è l’ultima prova del Mundialito. Penso: quest’anno vanno tutti forte. La classifica è ancora in forse; la prova di endurance ha rimescolato le carte. Fantastico. Il nostro Andrea fa scorrere i fogli che indicano il numero dei giri mancanti. Viene segnato il numero 2. Siamo tutti compatti, nonostante i violenti tentativi per rompere il gruppo. Siamo alla chicane prima del rettilineo di arrivo. Manca quasi un giro e la linea del passaggio all’ultima tornata è poco più in la. Mi volto sulla sinistra e vedo un groviglio di manubri. Cosa succede. Riporto lo squadro oltre e sento quel suono che un ciclista non vorrebbe mai sentire. E’ un suono che non può essere descritto ma quando parti per una corsa, a volte ronza fra le orecchie e quindi scuoti l’animo per non pensarci. Purtroppo è successo. Alcuni amici a terra doloranti. Le urla squarciano l’aria. Si corre verso il groviglio di bici e non si sa cosa pensare se non verificare i danni e fornire aiuto, per come si può.

Insomma, un racconto volutamente drammatico perché le ciambelle non vengono sempre con il buco. Anche se si recinti per bene l’orto, da sottoterra arriva la talpa a mangiucchiare il seminato. Non per questo ci si deve perdere d’animo anche se è accaduto. Tempo fa avrei pensato: basta, è insostenibile. In quel momento ho pensato: c’è una soluzione?

Alla fine, tutto ok. Basta questo. Ovviamente non troverete la classifica della prova e nemmeno quella finale. Abbiamo poi deciso di “tenere buona” la classifica provvisoria della terza prova e di nominare i nuovi campioni!

Come ho detto in apertura, siamo a maggio e una nuova edizione del Mundialito sta per partire con una nuova formula!


Classifiche