The Rapha Continental

La voglia di condividere questa cosa è nata da un filmato visto su Bike Channel domenica scorsa (canale 131 di Sky). “The rapha continental” è un progetto che racconta il ciclismo da un punto di vista conosciuto: “il viaggio” e non la prestazione sportiva. Ciò che lo rende differente è il concetto di strada. Per loro, la bici da corsa può percorrere anche strade sterrate, inghiaiate e se necessario per arrivare a destinazione, attraversare campi e fiumi. È una versione di libertà associata al viaggio in bici e solo con questi punti di vista i riders di “The rapha continental” incontrano paesaggi e contesti mozzafiato.

..le immagini e i suoni entrano
nel cuore, nei muscoli e nelle ossa..

I video sono commoventi. Chi già ama la bici, le immagini e i suoni entrano nel cuore, nei muscoli e nelle ossa. Per chi non ha ancora vissuto la bici, non so: credo che possa cogliere lo spirito di fondo e avvicinarsi al mondo. I filmati lasciano dominare il suono delle ruote che rotolano sui diversi fondi della strada alternato ad una colonna sonora azzeccata che sembra trasmettere bene il senso della fatica e la gioia di pedalare. Le smorfie dei riders sono vere, la fatica è autentica. Si pedala in mezzo alla tempesta, sotto il sole e anche nelle ore in cui è tramontato. È l’unione di ciò che è importante nella vita, ovvero il rispetto per il proprio corpo, l’unione delle forze per arrivare al traguardo, la tenacia nel combattere la fatica, il rispetto della natura e del prossimo, l’innamoramento di un gesto semplice come pedalare su una bici.

Insieme ad alcuni amici, ho vissuto una esperienza analoga; una tre giorni che ci ha portato da Milano a Porec, in Croazia. Una esperienza che porterò con me tutta la vita. Credo che la bici non rappresenti solo il futuro nei trasporti urbani; è uno strumento educativo. Gli stessi riders di “The rapha continental” raccontano di quel fenomeno che unisce gli animi di chi pedala fianco a fianco sotto il sole e nella polvere. Si condivide la fatica e la gioia e soprattutto si impara ad apprezzare il lato duro della vita, quello che ci chiede di lottare, di rispondere alla fatica con una smorfia di sorriso che solo i ciclisti sanno fare.

Assaporate il video, ne vale la pena.

Daniele